Recupero della frazione di Menzino in Monte Isola_1982

 

Le caratteristiche ambientali e morfologiche di Montisola sono parte integrante del paesaggio dei Lago d’Iseo. Il lago, la collina, le montagne sono gli elementi primari leggibili e misurabili a colpo d’occhio. In quest’ambiente la presenza dell’uomo è discreta, l’unico veicolo a motore ammesso è la motocicletta.

Il Comune di Montisola conta circa 2000 abitanti distribuiti in diversi agglomerati. Menzino è la più piccola delle frazioni ed è situata In una conca a sud dell’isola aperta verso ponente, su cui domina il Castello di Montisola che da un colle guarda le acque del lago.

Nella piccola valle campeggia una villa del Seicento donata nei secolo scorso da una nobile famiglia iseana. E una villa patrizia dalla forma compatta a pianta quadrata con una tripla loggia sul lato sud che prospetta sul giardino ormai abbandonato. Questo filtro di verde unisce la villa ad un nucleo di abitazioni che in epoca antica probabilmente furono di servizio all’attività agricola del piccolo enclave. Si tratta di un’architettura spontanea, realizzata con materiale lapideo locale, con caratteri austeri e volumi contrastanti. I singoli edifici e nel complesso il nucleo antico presentano un’integrazione tipologica e formale perfettamente aderente al carattere del paesaggio circostante.

Il progetto di recupero ha previsto per la villa una destinazione a centro culturale polivalente (biblioteca, museo etnografico, sala riunioni) e il nucleo antico a residenza per le due famiglie che già vi abitavano e per altre 12 famiglie. I piani terra di due edifici sono stati destinati a funzioni di tipo pubblico (bar e sala ritrovo). Un percorso pedonale collega, attraverso il giardino, la villa al nucleo antico che si addensa attorno ad una prima piccola piazza interna. Il collegamento tra il giardino e la piazzetta viene filtrato da un porticato di nuova edificazione che conferisce permeabilità alla fruizione pedonale del complesso ricomposto in tal modo in un unico insieme.

Verso sud, adiacente al campo di calcio, il progetto prevede la costruzione di un piccolo edificio. Viene cosi completata la seconda piazza su cui si affacciavano due edifici rurali. L’intervento di recupero ha voluto soprattutto ricomporre la struttura del nucleo antico rispetto al paesaggio naturale. Attento alla tradizione e al clima per certi versi mistico del luogo ha tentato di ricostruire forme urbane utilizzando a volte un linguaggio moderno a volte semplici tecniche di restauro. Le sistemazioni a terra di tutto il complesso costituiscono un elemento fondamentale di tutto l’intervento.

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